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Animali e ambiente in Costituzione. Grande vittoria e fatto storico!

di Edgar Meyer, presidente Gaia Animali & Ambiente OdV

Dopo tanti anni di iniziative, petizioni, convegni, articoli, manifestazioni, riunioni con ministri e parlamentari è arrivata la grande vittoria: l’inserimento della tutela degli animali, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella nostra Costituzione.

Siamo orgogliosi come Gaia Animali & Ambiente di aver dato, in anni di impegno, un contributo di sensibilizzazione a questo cambiamento: un cambiamento di straordinaria portata giuridica, sociale e culturale.

Ricordo l’appello che lanciammo nel dicembre 2014 in occasione del convegno “Animali e Ambiente: dal cuore alla Costituzione”: si trattava del manifesto-appello affinché la tutela dell’ambiente e degli animali fosse inclusa tra i principi della Carta costituzionale. C’erano tutte le associazioni della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente. Ci sono volute diverse legislature, abbiamo i capelli più bianchi, ma ce l’abbiamo fatta… Sarà, lo spero, una svolta epocale per Stato, produzioni e cittadini!

Con un voto storico, l’8 febbraio 2022 la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge costituzionale che modifica due articoli della Costituzione (il 9 e il 41) per integrare la Tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali ai principi fondamentali della nostra Repubblica.

La riforma, già approvata dal Senato a novembre 2021, è entrata subito in vigore e non è sottoponibile a referendum (poiché votata da oltre due terzi del Parlamento).

Prima della riforma, l’articolo 9 recitava: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Da oggi, ai beni da tutelare si aggiungono: “L’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

L’articolo 41 dispone invece che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in modo da recare danno, oltre che alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana (limiti già presenti in Costituzione) anche alla salute e all’ambiente.

Una vera e propria rivoluzione copernicana per l’ambiente e per gli animali, la cui salvaguardia entra così ufficialmente in legislatura, ponendo le basi per uno sviluppo futuro sostenibile e per un adeguamento della legislazione passata.

In concreto, cosa significa? Che abbiamo un’arma in più. Ora che è scritto nero su bianco su un documento così importante, noi di Gaia Animali & Ambiente lo useremo per fare leva nelle aule di tribunale quando chiederemo più diritti e più tutele per gli animali maltrattati e sfruttati, anche quelli maltrattati e sfruttati dall’industria alimentare. Perché ricordiamoci che la maggior parte degli animali presenti sul nostro territorio (e in tutto il mondo), sono proprio loro, gli animali allevati a scopo alimentare. Questa modifica alla Costituzione rischiava di passare senza includere tutti gli animali, ma facendo riferimento esclusivamente agli animali “da compagnia”.

Fino a oggi nella legislazione italiana gli animali erano considerati come “res”, ovvero oggetti che non meritano le stesse tutele degli esseri senzienti.

Finalmente, in Italia, possiamo impugnare il nostro testo più importante per chiedere giustizia e rispetto per tutti loro, animali allevati a scopo alimentare compresi.

Insomma: la riforma degli articoli 9 e 14 della Costituzione rappresenta uno step importante per la tutela dei diritti di tutti gli animali, compresi quelli allevati a scopo alimentare.

Ma cosa è cambiato nello specifico? Vediamolo insieme.

Questa la formulazione dell’articolo 9 prima delle modifiche:

  1. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
    2. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
    Di seguito la nuova formulazione:
  2. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
    2.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
    3. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

L’avvocato Alessandro Ricciuti, presidente di Animal Law Italia e referente di Gaia Lex Bari (Gaia Lex è il centro di azione giuridica di Gaia Animali & Ambiente), ha commentato così:
“Questo risultato, oltre ad avere un importante valore simbolico, rappresenta un enorme passo in avanti per la nostra civiltà giuridica. Noi giuristi e associazioni siamo pronti ad impegnarci affinché questo strumento aggiuntivo possa riempirsi di significati concreti e cambiare le leggi a tutela degli animali”.

L’avvocato Manuela Giacomini di Gaia Lex Genova a sua volta così ha commentato questo passaggio epocale.

“Dal punto di vista giuridico si tratta di un ottimo passo avanti. O meglio, di un inizio: la salvaguardia dell’ambiente e la protezione degli animali entrano per la prima volta a far parte dei valori che fondano il nostro Stato, a tutela delle future generazioni. L’articolo 9, in particolare, è molto importante perché rientra tra i principi fondamentali della nostra Costituzione. Fino all’altro ieri era composto esclusivamente da due commi, mentre questa riforma ha introdotto un ulteriore comma nel quale si indica che la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche negli interessi delle future generazioni. Inoltre la legge dello Stato italiano disciplina anche i modi e le forme di tutela degli animali. Per la prima volta viene introdotto un riferimento diretto all’ambiente e agli animali. Gli animali non rientrano soltanto nel termine utilizzato “animali”, ma ora rientrano nel testo della Costituzione quattro volte, perché sono inclusi anche nelle parole “ambiente”, “biodiversità” ed “ecosistemi”. Da oggi la loro tutela e la loro salvaguardia fanno parte dei principi fondamentali della Repubblica. Inoltre c’è un ulteriore passo molto ambizioso: il rimando esplicito della legge dello Stato ai fini della loro tutela, Sicuramente questa novità segue l’orientamento europeo che deriva dall’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, dove si precisa che gli animali sono esseri senzienti e gli si riconosce dignità. Non vengono più considerati alla stregua di cose, in quanto esseri capaci di provare emozioni, dolore fisico e psicologico. Sempre l’articolo 9 della nostra Costituzione delega al Parlamento il dovere di approvare le leggi a tutela degli animali. Saranno le Camere a dover emanare la normativa che possa difendere ancora di più la fauna del nostro Paese. La Lega Nord ha chiesto che nel testo non venisse inserito il termine animali nel suo senso più generico, ma che si facesse riferimento solo agli animali domestici. Invece si è mostrata – per fortuna – una maggiore apertura, andando così a tutelare tutti gli animali. E questo è davvero importante. Non si fanno distinguo tra razze e specie, si parla di pari dignità, di pari importanza, di pari necessità di tutelarli e salvaguardarli. L’articolo 41 invece si trova nella parte dedicata ai diritti e doveri dei cittadini, nella sezione “rapporti economici”. Fino a poco fa era composto da tre commi, mentre con la riforma sono stati introdotti alcuni incisi. In particolare la riforma introduce due nuovi limiti rispetto a quelli già esistenti legati all’iniziativa economica. Essa nel suo svolgimento non deve recare danno – e qui l’aggiunta – “alla salute e all’ambiente” e poi a seguire gli altri valori di “sicurezza, libertà, e dignità umana”. La salute e l’ambiente vengono addirittura anteposti ai valori già presenti dando così concretezza e attuazione all’articolo 9, che menziona proprio la tutela dell’ambiente come valore primario da recuperare. Ora, è ovvio che sulla carta sono passi avanti importanti, bisognerà vedere in futuro come verrà messa in pratica la tutela e la salvaguardia degli animali. Intanto si sono poste delle basi fondamentali che sicuramente ci aiuteranno, da oggi in poi, a portare i diritti degli animali davanti ai giudici, quando ci troveremo a proporre delle modifiche legislative e quando ci troveremo a sostenere determinate tesi davanti alla Magistratura. Credo siano riconoscimenti importanti, questo è un buon primo passo che ci darà una spinta maggiore per vedere finalmente il riconoscimento degli animali come esseri senzienti e come parte attiva e importante della nostra società”.

Consideriamo questo traguardo come un punto di arrivo. Ma anche, e soprattutto, un punto di partenza. Per ottenere, più facilmente e prima, tutela e rispetto dei diritti animali nelle prossime leggi così come nelle sentenze dei tribunali, che vedrà Gaia Lex protagonista. Perché così tutta l’Italia civile, del volontariato, avrà per gli animali ancora più voce in capitolo.

 

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