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Bosco Montorfano, altra oasi di biodiversità

di Marialuisa Ravarini (assessora all’Ambiente del comune di Melegnano), Alessandro Podenzani ed Erminia Mandarini (referenti delle oasi Wwf Melegnano) e Giorgio Bianchini (presidente Wwf Oa Martesana Sud Milano)

La biodiversità è uno dei fattori fondamentali quando si parla di oasi, questo concetto è ben radicato nei progetti dell’associazione Wwf Sud Milano e del Comune. Da più di un anno, infatti, si è iniziato un dialogo tra questi ultimi due ed Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, al fine di sviluppare dei lavori che porteranno a un ripristino dell’idea originale per queste aree: luoghi in cui la natura è la principale protagonista.

Dopo aver dovuto effettuare la rimozione di alcuni alberi ad alto fusto in prossimità dell’elettrodotto per evitare il ripetersi di grossi disagi già vissuti, che solo fortunatamente non si sono trasformati in incidenti più seri, i lavori svolti dopo la nevicata del 28 dicembre sono stati il primo passo, il più gravoso indubbiamente ma necessario, di un percorso indirizzato allo sviluppo forestale e alla creazione di nuove nicchie ecologiche.

Queste prime azioni, di cui si è già ampiamente discusso, sono state svolte evitando il più possibile di danneggiare le essenze di pregio, rimuovendo dai sentieri quelle coinvolte nei crolli ed effettuando i lavori più pesanti in un’area equivalente a circa il 5% dell’intera Oasi (circa 1.650 metri quadrati su circa 35.000).

Grazie alla mancanza di fogliame e al monitoraggio faunistico, che da circa un anno viene svolto all’interno dell’Oasi, si sono potuti effettuare i tagli di alberi o rami pericolanti senza danneggiare le nidificazioni delle diverse specie presenti nell’area.

Il tutto ha portato a una liberazione di piccole porzioni di terreno in vista della messa a dimora di arbusti.

Questo secondo passo è già stato in parte effettuato, in quanto il 29 marzo sono state piantate circa una decina di specie arbustive nell’area in questione. Piante comprese in un progetto di messa a dimora di novanta essenze, tra arbustive ed erbacee, all’interno dell’Oasi.

Tale progetto è stato inoltre ultimato con alcuni studenti delle medie, sviluppando così anche una giornata divulgativa sull’importanza delle essenze sopracitate.

Nella zona dei lavori sono stati aggiunti nella fattispecie biancospini (Crataegus monogyna), presenti soltanto come bordatura esterna e introdotti pallon di neve (Viburnum opulus), non presenti nell’Oasi.

Questo porterà alla formazione di un bosco a più livelli: con una fascia alta data dalle chiome degli alberi, una fascia intermedia creata dagli arbusti e una fascia bassa composta dal sottobosco, una stratificazione che aumenterà le nicchie ecologiche e favorirà l’incremento della biodiversità.

Gli svariati progetti ideati lungo tutto il 2020 e che vedranno protagonista l’Oasi sono stati esposti durante la giornata della festa di quartiere di Montorfano dello scorso anno. Le varie proposte hanno ricevuto un riscontro positivo da parte degli abitanti, denotando così una volontà di salvaguardia e sviluppo del bosco. Volontà confermata dalla presenza di un gruppo di volontari a supporto dei soci Wwf non solo per operazioni straordinarie come quelle post nevicata, ma anche per semplici manutenzioni come l’innaffiatura delle essenze recentemente piantate.

La messa a dimora di nuovi arbusti nella giornata di lavoro del 29 marzo scorso

Questi progetti, che speriamo di poter illustrare anche al resto dei cittadini appena la situazione pandemica ci concederà di farlo, riguardano il miglioramento di diversi punti dell’Oasi quali la riqualificazione della casetta in legno (di cui si sta già dialogando con l’ufficio tecnico del Comune), il miglioramento della flora presente con la messa a dimora di specie autoctone atte ad aumentare la biodiversità e ridurre la presenza delle alloctone e l’incremento delle essenze erbacee a fiore presenti nel sottobosco, grazie alla collaborazione con l’associazione per i Vivai Pronatura.

Per i progetti più grossi si è inoltre potuto avere il supporto di Ersaf, che ha aiutato nella progettazione. Questi lavori riguarderanno soprattutto il ripristino della zona umida, con il miglioramento dello stagno già presente e la riattivazione del secondo stagno ora scomparso; la messa in sicurezza e ripristino della fascia alberata lungo una zona di sponda della roggia Vettabbia e soprattutto l’estensione dell’Oasi nell’area che corre accanto alla bretella stradale Cerca-Binasca.

Come precedentemente accennato si sono già svolte, quando era possibile, giornate rivolte alla divulgazione e all’educazione ambientale, sia con adulti sia con i più giovani. La speranza è ovviamente di poter aumentare tali eventi in futuro, portando così a far scoprire ai visitatori la flora e la fauna presenti, perché attraverso la conoscenza si può comprendere l’importanza di luoghi come questi.

Per concludere, speriamo di aver risposto ai dubbi e alleviato i timori sviluppatisi in quest’ultimo periodo, dimostrando che l’integrità e la valorizzazione delle oasi rimane il nostro obiettivo principale.

Ricordiamo inoltre che siamo sempre aperti al dialogo e che chiunque avesse dubbi o anche proposte potrà trovare nell’associazione e nel Comune un punto di riferimento, così da sviluppare e coordinare tutti i progetti che coinvolgeranno le Oasi melegnanesi.

In apertura, l’oasi Montorfano (in verde le dimensioni dell’area; in giallo l’area di lavoro)

 

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