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Convivere (bene) con gli amici a quattro zampe. Il ruolo dell’Ufficio Diritti Animali

di Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente

In Italia, negli anni scorsi, si è assistito alla nascita di una serie di uffici che, all’interno delle amministrazioni dei vari Comuni, si occupano a tempo pieno di animali. Sono denominati in diversi modi: Ufficio Tutela Animali, Ufficio Diritti Animali o, più semplicemente, Ufficio Animali.

Sono uno sportello per i proprietari di “quattrozampe”, le associazioni di volontariato, i cittadini che necessitano di informazioni sul corretto rapporto uomo-altri animali, ma sono anche una sorta di task force per la tutela di questi “cittadini aggiuntivi” che popolano le nostre città.

Il primo è sorto a Roma nel 1994 per iniziativa di alcune associazioni protezioniste e dell’allora sindaco Rutelli. Non è stato solo primo in Italia, ma addirittura il primo in Europa! Oggi l’ufficio capitolino si avvale di svariati dipendenti comunali e della collaborazione di una nutrita schiera di volontari.

L’Ufficio Tutela Animali del comune di Milano è nato poco dopo: nel novembre 1995, grazie a una lunga campagna di sensibilizzazione svolta dalle associazioni animaliste. La prima preoccupazione è stata riattivare l’anagrafe canina, che era ferma da cinque anni. A cascata sono arrivati uffici simili nelle maggiori città italiane.

Ma non sono solo le metropoli a essersi organizzate. Moltissimi Comuni, piccoli e grandi, hanno realizzato strutture analoghe. Così, uffici con compiti simili sono sorti anche in piccole e medie cittadine, con una presenza particolarmente forte in provincia di Milano: Buccinasco, Gorgonzola, Monza, Vimercate, Pioltello, Peschiera Borromeo, Paullo, Opera, Segrate, Gessate, Aicurzio, Cavenago Brianza, Cinisello, Cologno Monzese, Corsico, Pieve Emanuele, Sesto San Giovanni, Rozzano…

Solo negli anni dal 2004 al 2009, il periodo di maggiore fioritura, ne sono nati oltre 30.

Le istituzioni registrano l’aumento di sensibilità nei confronti degli animali (e l’incremento delle dinamiche del rapporto uomo-altri animali) e provvedono ad attrezzarsi. Una vera rivoluzione è in atto.

E Melegnano? Qui un tale ufficio, dopo alcuni anni in cui è stato in funzione, pare scomparso nelle nebbie della zona. Andato in pensione l’impiegato che se ne occupava, parrebbe essere caduto nel dimenticatoio. Manca pure un regolamento per la tutela degli animali, che è stato promesso.

Il Gruppo Ricerche Ornitologiche del Lodigiano, che opera anche nel Sud Milano, ha ottenuto l’impegno del Comune di dotarsi di un regolamento per la tutela degli animali (nell’aprile di due anni fa, il consiglio comunale approvò una mozione in tal senso, a cui però non hanno fatto seguito ancora atti amministrativi concreti).

Nel frattempo il Grol, per sensibilizzare i cittadini, ha partecipato alle edizioni 2018 e 2019 della Fiera del Perdono, mentre nell’aprile dello scorso anno ha organizzato, in accordo con il Comune, la prima presentazione in Lombardia del libro “Dove i rondoni vanno a dormire”, nel corso della quale è stata ribadita la necessità di un regolamento.

A cosa serve un Ufficio Diritti Animali efficiente? Si tratta di un servizio particolare, perché si occupa a tempo pieno della tutela dei nostri amici a quattro zampe (e non solo di loro). Le competenze sono varie. I cittadini possono rivolgersi all’Uda per ricevere informazioni sulle leggi esistenti in materia. Possono inviare richieste d’aiuto, ma anche segnalare i casi di maltrattamento, smarrimento e abbandono. L’ufficio, inoltre, svolge, dove esiste, un’attività di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali d’affezione e di prevenzione del randagismo, anche tramite la sensibilizzazione dei più piccoli, organizzando incontri nelle scuole.

L’Uda verifica le condizioni dei cani ospitati presso il canile-rifugio convenzionato e promuove gli affidi degli animali. Questa attività è doppiamente utile: da un lato aumenta le adozioni (facendo uscire dalle gabbie tante anime in pena), dall’altro permette al Comune di risparmiare, dimezzando i costi di mantenimento dei cani in rifugio (che, come noto, sono a carico della collettività). La prevenzione del randagismo e dell’abbandono è effettuata anche tramite il controllo e l’implementazione dell’anagrafe canina.

Sul fronte gatti, invece, l’Ufficio Diritti Animali censisce le colonie feline presenti sul territorio comunale e costituisce uno sportello a disposizione delle “mamme dei gatti”, note anche come “gattare”.

Il servizio non si occupa solo di cani e gatti, ma di tutti gli altri animali che hanno fatto della città il loro habitat naturale: dagli uccelli ai pesci passando attraverso conigli, criceti e cavie (sempre più diffusi nelle abitazioni).

Insomma, al di là delle competenze specifiche, l’Ufficio Diritti Animali anche a Melegnano potrebbe essere un punto di riferimento e di sostegno per tutta la cittadinanza al fine di sviluppare un corretto rapporto tra uomini e animali.

L’associazione Gaia Animali & Ambiente, che ha istituito e gestito diversi Uffici Diritti Animali, è a disposizione (anche) dell’amministrazione comunale per il rilancio delle attività.

Il risultato cui tutti gli Uda e i regolamenti tutela animali dovrebbero tendere è riassunto perfettamente nelle parole di Mahatma Gandhi: “Il progresso civile e morale di un popolo si misura anche dal modo in cui tratta i suoi animali”.

Facciamo fare anche a Melegnano un passo avanti nel grado di civiltà!

 

Fotografie di ©Adriano Carafòli

 

 

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