a cura dell’associazione IntegraMente
Da quindici anni i volontari dell’associazione IntegraMente e della Caritas di Melegnano offrono la propria disponibilità settimanale per organizzare corsi multilivello di italiano per stranieri.
La scuola di italiano attiva all’oratorio del Carmine è diventata un punto di riferimento del territorio compreso tra il Sud Milano e il Lodigiano. L’intento è di contribuire all’accoglienza e all’integrazione delle persone straniere attraverso l’insegnamento della lingua come strumento di dialogo e reciproca conoscenza.
Sebbene il Covid abbia imposto limiti all’organizzazione delle lezioni, la pandemia non è riuscita a frenare l’entusiasmo di volontari e studenti.
Quello dell’emigrazione è un tema caldo, che genera spesso dispute e polemiche. In realtà, si tratta di un legame che unisce epoche, persone e luoghi.
L’emigrazione, infatti, ha coinvolto, coinvolge ancora oggi e continuerà a coinvolgere popolazioni di tutto il mondo. Ciò che la storia può insegnarci è che, in epoche diverse, tutti possiamo essere emigranti e ospitanti. Da emigranti cerchiamo condizioni di vita migliori, un lavoro dignitoso, diritti e libertà. Da ospitanti dovremmo accogliere e contribuire all’integrazione di tutti, per rendere l’emigrazione non un problema, ma una ricchezza comune.
La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova molti aspetti della nostra società, a partire da quelli sanitario ed economico fino a quello umanitario. Ma perché è importante continuare a perseguire l’integrazione anche in questo periodo storico?
La paura e l’incertezza diffuse dalla pandemia sono terreno fertile per la crescita di sentimenti d’ostilità. Questi, purtroppo, vengono incanalati verso ciò che non si conosce, che sembra diverso e che viene percepito come un pericolo. I flussi migratori e gli emigranti sono spesso bersaglio di odio ingiustificato.
È anche in momenti come questo che non deve mancare l’impegno di associazioni come IntegraMente, perché attraverso la capacità di accogliere si possono misurare i valori e la coesione di una comunità.
Per queste ragioni numerosi volontari hanno deciso di impegnarsi in prima persona per garantire accoglienza e solidarietà a partire dall’insegnamento dell’italiano.
Ma com’è organizzato l’anno scolastico di IntegraMente?
A fine settembre si aprono le iscrizioni. Dopo una prova scritta e un colloquio orale, i ragazzi vengono inseriti nella classe più adeguata al loro livello di conoscenza della lingua. Quattro le aule a disposizione, che quest’anno hanno i nomi dei frutti: Arancia e Banana coprono i livelli base, Ciliegia quello intermedio, il Dattero il più avanzato.
Ogni insegnante porta in classe il proprio metodo. Si tende però a conciliare l’insegnamento della grammatica con un approccio più comunicativo ed eventualmente a preparare i ragazzi alle certificazioni di italiano previste dalle normative.
Durante il lockdown le lezioni sono proseguite lo stesso, anche se non più in presenza. Si sono formati gruppi WhatsApp con gli studenti, per scambiarsi messaggi, foto di piatti e vita quotidiana, esercizi. Sulla piattaforma Zoom abbiamo svolto lezioni a distanza.
Oltre alle lezioni di lingua sono proposti altri momenti d’incontro, che diventano occasioni per conoscersi meglio ed entrare in contatto con culture diverse.
Lo scorso novembre, insegnanti e studenti hanno partecipato alla Settimana della Cultura, che aveva come tema l’integrazione.
La Consulta Cultura del comune di Melegnano, in sinergia con le associazioni territoriali, ha organizzato la prima edizione di Apriamo le finestre, accogliamo le diversità.
La manifestazione è stata l’occasione per creare spazi di incontro tra comunità italiana e straniera. Tra le varie iniziative, gli studenti hanno preparato un aperitivo multietnico.
L’idea nasce dall’esigenza delle numerose realtà associative di fare fronte comune contro la paura del diverso, che ha purtroppo interessato anche la nostra cittadina. Pochi mesi prima, infatti, un nostro concittadino aveva subìto un grave episodio di razzismo. Melegnano ha prontamente risposto con una mobilitazione di piazza senza precedenti.
Ma gli eventi non si esauriscono qui.
La festa di Natale è all’insegna di piatti tipici dei vari Paesi, balli e canti: ed è sempre un momento molto atteso. Con l’arrivo della primavera si sono organizzate gite alla scoperta dei territori circostanti, a cui hanno potuto partecipare anche le famiglie e gli amici degli studenti.
A fine corso, a giugno, la consegna dei diplomi si trasforma in una vera festa di colori e sapori per salutarsi e darsi appuntamento a settembre!
IntegraMente ha sempre bisogno di insegnanti che hanno voglia di dare una mano per le lezioni in presenza e online. Per diventare volontari nella scuola non è necessario essere insegnanti professionisti o conoscere tutte le regole della grammatica italiana. È necessario avere una mente aperta, essere disponibili una sera a settimana e avere voglia di mettersi in gioco.
