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Guerra. Mi hanno detto che “nulla sarà più come prima”

Paolo Lozza

Presto la dovuta attenzione a chi ne sa più di me, per esempio ai grandi cronisti, agli editorialisti famosi, ai direttori di giornale e anche agli ex direttori di giornale, e pure agli analisti politici e ai politologi in cattedra.

Infatti ho prestato la dovuta attenzione quando mi hanno spiegato, fin dal primo lockdown, che il giorno che usciremo dalla pandemia, “nulla sarà più come prima”.

Per la verità, gli stessi mi avevano già detto che “nulla sarà più come prima” più di vent’anni fa, alla fine del 2001 dopo gli attentati dell’11 settembre alle torri gemelle.

Ma è chiaro che non c’è contraddizione: evidentemente c’era un mondo prima dell’undici settembre, che è cambiato totalmente il dodici settembre e che sta per cambiare di nuovo, totalmente, con la fine della pandemia.

Bene, prendo atto e imparo.

Ricordo anche, alla fine del 1991, che gli stessi soggetti (o i loro predecessori) mi avevano detto che con lo scioglimento dell’Unione Sovietica, “il mondo non sarà più quello di prima”.

D’altra parte me lo avevano già detto due anni prima, nel novembre 1989, alla caduta del muro di Berlino: “nulla sarà più come prima”.

Il venti luglio 1969, quando l’uomo sbarcò sulla luna, avevo quasi quindici anni; è passato tanto tempo e non sono certo se fu Tito Stagno (l’Enrico Mentana del tempo) o qualche suo collega, ma sicuramente qualcuno disse che, dopo un tale evento epocale, “nulla sarà più come prima”.

È capitato a tutti di assistere a rievocazioni celebrative piuttosto che a lezioni di storia concernenti lo sgancio della prima bomba atomica su Hiroshima: anche dopo quel tragico evento, ci hanno insegnato, il mondo “non è più stato quello di prima”.

Quindi, ricapitolando, solo considerando il periodo dal 1945 ad oggi, il mondo è “cambiato totalmente” almeno cinque volte o sei volte.

Bene, ancora prendo atto e imparo.

Ma non basta, perché poi ci sono fenomeni che non sono legati a un evento precisamente datato ma che, ugualmente, hanno determinato cambiamenti così profondi che, ci hanno informato, c’era un “mondo prima” e un “mondo tutto diverso dopo”. L’esempio più facile è l’avvento di internet, che “ha cambiato tutto”.

Ho anche notato un’altra opinione diffusa e frequentemente sostenuta nei dibattiti – sempre tra grandi cronisti, famosi editorialisti, direttori ed ex direttori di giornale, analisti e politologi – dibattiti nei quali spesso si sente dire, parlando di fatti politici avvenuti anche solo qualche anno prima, che certe cose non si possono paragonare perché “politicamente è trascorsa un’era geologica, è cambiato tutto”.

Bene, anche di questo prendo atto e imparo.

Però qualcuno potrebbe per favore spiegarmi la ragione per cui gli stessi soggetti mi dicono che l’odierna Resistenza del popolo ucraino è uguale e identica alla Resistenza dei partigiani italiani tra 1943 e il 1945.

Non era cambiato tutto?

 

 

 

 

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