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Politica marketing-oriented. Intervista a Luisa Salvatori, sindaca di Vizzolo Predabissi

di Pippo Ricotti

In tempi di pandemia come quelli che stiamo attraversando in cui le persone si sentono smarrite, è fondamentale che le istituzioni trovino il modo di stare il più possibile vicino ai loro cittadini.

La televisione, la stampa e i social ci inondano di informazioni anche contraddittorie: tutto ciò aumenta in modo esponenziale la confusione tra le persone.

Ma le istituzioni locali, come stanno affrontando il tema dell’informazione? I sindaci, primi responsabili del benessere e della salute dei propri cittadini, come si sono mossi e si stanno muovendo?

Nel nostro circondario va spesa una parola per lo sforzo e la presenza continua e costante della sindaca di Vizzolo Predabissi, Luisa Salvatori. Dall’inizio della pandemia, tutti i giorni, la sindaca ha una finestra di dialogo su Facebook (Luisa Salvatori Sindaca) con i suoi concittadini.

È diventato un appuntamento irrinunciabile per i vizzolesi: nei suoi video infatti snocciola, uno a uno, i dati sull’andamento dell’epidemia e dei contagi in paese e, poi, con parole di conforto, infonde coraggio, speranza e anche raccomandazioni sui comportamenti da tenere per evitare il contagio.

Ma il suo lavoro non si ferma qui; sempre sulla sua pagina risponde in prima persona ai problemi che si presentano quotidianamente in una comunità, cercando di risolverli nel migliore modo possibile.

Alla sindaca Salvatori abbiamo rivolto alcune domande. Ecco cosa ci ha detto.

Cosa vuol dire amministrare una comunità in un momento come questo?

«Amministrare un Comune è una esperienza pazzesca, nel bene e nel male. È un mix di responsabilità, atti burocratici, decisioni e emozioni che non si possono descrivere. Io lo chiamo amore, anche in un momento drammatico come questo».

Come riesce a coniugare il suo tempo? La professione, la famiglia, con l’impegno di amministratrice?

«Sono una grande organizzatrice e sto tentando di conciliare la mia vita privata, professionale e di sindaca con il sorriso e l’entusiasmo che fanno parte del mio carattere. A volte rischio il collasso, ma guai arrendersi!».

Da dove arriva l’idea di usare Facebook, con una pagina dedicata, per mantenere un canale diretto e quotidiano con la sua comunità?

«La pagina nasce sempre dal mio modo di approcciare la vita: trasparente, esuberante, scherzoso, ma anche passionale. A volte mi faccio trascinare dalle situazioni burrascose, dai commenti poco amichevoli…non dovrei, ma questa sono io, non tanto politica ma genuina».

Crede che il suo possa essere un modello da esportare in altre amministrazioni locali per migliorare il dialogo e la trasparenza con i propri concittadini?

«Mi piace parlare e spiegare cosa significa amministrare, quali sono i problemi, quali i sogni e quali le inevitabili delusioni e sbagli che si possono fare. Questa è la realtà, fatta di eventi meravigliosi ma anche di tanti dolori. Non nascondo i miei sorrisi e neanche le mie lacrime. Per questo credo che la pagina sia apprezzata. Non so se è un modello riproducibile. Ognuno ha il proprio modo di porsi con i cittadini, il suo modo di interfacciarsi. Io ci tengo ad essere empatica e questa modalità mi rappresenta».

Questa è Luisa Salvatori. Le persone vogliono e chiedono di essere ascoltate da chi li amministra e la sindaca Salvatori lo fa e ci mette la faccia con forza ed entusiasmo, a volte col sorriso, a volte con le lacrime. Un buon esempio di politica marketing-oriented.

 

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