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“Sulle vie della parità”, il concorso che dà visibilità alle donne

di  Sara Marsico

La parità di genere è uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile del Millennio, secondo l’agenda 2030 dell’Onu. Nel solco di questi obiettivi si pone il Concorso “Sulle vie della parità” dell’associazione Toponomastica femminile, le cui scadenze sono state prorogate, per quasi tutte le sezioni, al 30 marzo.

Il concorso, arrivato alla sua ottava edizione, ha tre obiettivi fondamentali: «dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici; diffondere l’uso di un linguaggio non sessista; promuovere percorsi educativo- didattici volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società». Tra i suoi destinatari ci sono le scuole di ogni ordine e grado, gli atenei e gli enti di formazione. Non è difficile partecipare, non richiede delibere di Consigli di Istituto o Collegi dei docenti: intitolare un’aula della scuola a una figura femminile su cui si è svolta un’attività di ricerca è operazione semplice, non richiede targhe o permessi, ma può consistere in un cartello, meglio se plastificato, che si appende alla porta dell’aula e che ha il pregio di essere realizzato da giovani cittadini e cittadine, in modo personale e creativo e di restare anche quando la classe avrà concluso il suo percorso scolastico.

Può essere il primo passo per continuare a partecipare alle prossime edizioni.

Le tre sezioni in cui il Concorso si articola sono: Giornalismo d’inchiesta, Narrazioni, per il quale il termine è purtroppo scaduto, e Percorsi. Le linee guida che docenti e studenti dovranno osservare sono Visibilità, che contribuisce a fornire modelli di identificazione e a sviluppare l’autostima di bambine e ragazze, a favorire la cittadinanza attiva e a sensibilizzare le amministrazioni sul tema della parità di genere, Linguaggio e Ambiente.

Una delle sezioni più interessanti è Giornalismo di inchiesta, realizzata in collaborazione con l’Agenzia di stampa Di.re, in cui attraverso interviste, testimonianze, ricerca di fonti, pubbliche e private, si facciano emergere dall’ombra e dal silenzio figure femminili del territorio, attive nella cultura e nella vita cittadine.

Per la realizzazione dei lavori le classi potranno ricevere l’assistenza e il supporto dell’agenzia Di.re.

I lavori più belli saranno pubblicati sulla rivista online vitaminevaganti. Chissà che il lavoro di ricerca non possa portare alla individuazione di nomi femminili per Il Bosco della memoria proposto per la nostra città.

La Sezione Percorsi è la più ricca e prevede libere tipologie di lavoro che includano almeno una proposta di intitolazione di uno spazio pubblico. Nella sezione Percorsi e cammini, in collaborazione con la Rete Nazionale Donne in Cammino, le scuole potranno proporre progetti di itinerari in natura o in ambiente urbano, della lunghezza da un minimo di 5 e massimo 25 km, che dovranno dedicare a una figura femminile, italiana o straniera, che si sia distinta in esperienze di viaggio, escursioni, alpinismo, esplorazione, rigenerazione urbana, cammini di pellegrinaggio, ricerca antropologica, geografica e materie attinenti a viaggio, cammini e scoperta, anche in campo letterario e artistico.

Forse pochi sanno che sono solo quattro i cammini in Italia che riportano nomi femminili e pochissimi i percorsi ideati dalle donne. La sezione Percorsi di biodiversità, in collaborazione con Cercatori di semi, incentiverà la creazione di orti scolastici, in terra o in vaso, su cui impiantare sementi locali legate al territorio e alla tradizione. Obiettivo ultimo l’intitolazione a una donna che abbia operato in ambito ambientalista, botanico o delle scienze naturali.

Al Benini di Melegnano, grazie alla passione delle docenti Saccani e Guidi, con la collaborazione di Slow Food era stato creato da tempo un orto intitolato a Berta Cacéres. Purtroppo, in tempi di pandemia, ha dovuto essere rimosso.

La sezione Percorsi WiWop, in collaborazione col Virginia Woolf Project, chiede di intitolare nel Paese o nel territorio strade, spazi pubblici, piste ciclabili o vie pedonali a Virginia Woolf. Il WiWop ha dedicato al Concorso una pagina del proprio sito con letture in italiano e in inglese, riferimenti cinematografici e letterari, riflessioni e tanto altro, nonché il supporto del proprio team alle ricerche.

La sezione Percorsi di vita e Lavoro, in collaborazione con la Società italiana delle Storiche, riguarderà intitolazioni a donne individuate nei percorsi trasversali di Educazione civica, che potranno valorizzare le figure delle Costituenti e non solo, Ambientalismo Europeo, per fare emergere l’apporto dato da tante donne all’interno dell’Europa alla causa della protezione del Pianeta, STEM, per valorizzare le donne che si sono distinte in ambito scientifico e tecnologico, Fantascienza e Fantasy, perché la fantascienza è anche uno strumento di critica sociale e infine Sorellanza, per scoprire figure locali che si sono spese per il benessere delle altre donne, con creatività ed energia.

Una varietà di percorsi e di stimoli, individuati con la partecipazione di associazioni e agenzie che volentieri si sono rese disponibili a lavorare con l’associazione Toponomastica femminile. Un’attività che troverà il consenso e l’entusiasmo delle classi, chiamate ad essere protagoniste e non passive spettatrici, come spesso accade a scuola, coinvolte in un percorso di scoperta e di creatività che non potrà che arricchire la loro preparazione e stimolare le competenze di cittadinanza attiva sul territorio.

La prospettiva di un premio alla scuola e alla classe darà al lavoro delle persone che si sono impegnate un motivo in più per partecipare e un po’ di soddisfazione in questi tempi di scuola sotto sorveglianza sanitaria.

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