di Giuliano Curti
Qualcuno ha ricordato che le parole hanno un peso, in particolare le parole di chiusura del precedente articolo sul trasporto pubblico locale (o trasporto intercomunale), ed eccomi qui ad onorare l’impegno assunto.
In precedenza avevo anticipato due fatti: l’essere il servizio in esame diverso da quello richiesto dal comitato per il referendum e la dubbia sostenibilità economica di quel servizio.
Ora volevo passare ai dati che dimostrerebbero le mie asserzioni.
Ricordo che i dati, fino a poco tempo fa disponibili, risalgono al novembre 2020 (si tratta dei dati proveniente dall’Agenzia di Bacino; ndr); quindi illustrerò questi; in chiusura darò qualche aggiornamento sugli ultimi dati pervenuti nel dicembre 2021 (sempre dall’Agenzia; ndr).
La relazione stilata sull’argomento è abbastanza corposa e incongrua con gli spazi qui a disposizione: pertanto ho deciso di limitarmi a una sobria carrellata dei dati sotto forma di mappe e tabelle, appena condita, dove necessario, per spiegare qualche dettaglio e poi lasciare al lettore l’autonomia di farsi un’idea propria della situazione.
Inquadramento
Per chi eventualmente ne avesse conoscenza parziale, il servizio ha due linee, la Z431 e la Z432 (sotto la mappa dei percorsi).
Le scritte in rosso indicano i numeri di linea (Z431a, Z431b e Z432), le scritte in nero riportano le sigle delle fermate come codificate dall’Agenzia di Bacino.
La linea Z431 serve il comparto Ovest; in realtà lo fa con due percorsi diversi e separati per cui mi è sembrato naturale chiamarli Z431a e Z431b; la prima serve Cerro al Lambro, la seconda Carpiano; sono organizzate su 10 corse quotidiane; il percorso totale dei mezzi della linea ammonta a circa 300 km/giorno.
La linea Z432 serve il comparto Est, segnatamente i comuni di Vizzolo Predabissi, Dresano e Colturano. Quest’ultimo Comune, di recente, ha deciso di non rinnovare l’adesione al protocollo, pertanto non è più servito dal TPL.
La seconda linea è organizzata su 14 corse giornaliere il cui percorso ammonta a circa 270 km/giorno.
La tabella che segue contiene un dettaglio dei percorsi dei mezzi.
L’organizzazione dei percorsi è a stella, incentrata sulla stazione ferroviaria di Melegnano.
Il servizio è esteso a 5 giorni della settimana, con esclusione del sabato e della domenica. Il tutto per 11 mesi all’anno (esclusione del mese di agosto), per un totale quindi di 220 giorni/anno.
Analisi dell’utenza
Salite e discese per fermata – La situazione è bene evidenziata nella figura seguente dove la dimensione dei simboli è proporzionale al numero di salite.
Come si vede, la fermata principalmente usata è la stazione Fs di Melegnano, mentre l’Ospedale evidenzia un peso molto minore.
La situazione delle discese per fermata è riportata nella figura seguente.
Anche in questo caso la fermata maggiormente impiegata è la stazione Fs di Melegnano.
Salite e discese per linea – La linea Z431a presenta il seguente quadro giornaliero in termini di utenti per corsa:
La linea Z431b presenta il seguente quadro:
La linea Z432 presenta il seguente quadro:
Il quadro riepilogativo delle corse risulta essere:
Nei documenti del novembre 2020 sono contenuti altri dati di frequenza come riportato nella tabella seguente; come si vede il dato assunto nel seguito (147 utenti/giorno) è il più lusinghiero:
Distribuzione geografica dell’utenza
Le salite hanno la seguente distribuzione geografica:
Le discese danno luogo alla seguente situazione:
Ho fatto anche qualche valutazione scorporando la stazione Fs, ma in questo momento sono dettagli poco utili.
Saturazione dei percorsi
Ho analizzato la frequenza degli utenti in riferimento alle distanze percorse. La tabella che segue raccoglie le distanze percorse, su ogni linea, dai diversi gruppi di utenti, in funzione del loro numero:
Come si vede dalla penultima colonna che rappresenta la somma progressiva delle quote percorse dai gruppi di utenti, la metà dei percorsi totali è fatta con meno di 15 persone a bordo (sui 3*19=57 posti disponibili).
La situazione è riepilogata nel grafico seguente.
Nelle immagini che seguono è riportata la situazione specifica delle varie linee; la larghezza del tratto è proporzionale al numero di utenti giornalieri trasportati.
Aspetti economici
L’analisi economica va trattata con grande attenzione perché coinvolge elementi conosciuti e/o conoscibili, ma anche elementi di difficile valutazione, quali ad esempio la congestione del traffico, l’inquinamento atmosferico, lo spostamento dell’utenza rispetto ai centri di acquisto eccetera. I dati elencati nel seguito derivano da un puro trattamento algebrico delle informazioni note; sarà opportuno riesaminare il problema in una fase successiva con più completezza e competenze variegate.
Quadro globale
Sulla base di quanto visto sopra gli elementi salienti sono contenuti nella seguente tabella.
Da cui emergono:
- un costo giornaliero di oltre 1.150 euro;
- un costo kilometrico di 2,01 euro;
- un costo a corsa di poco inferiore a 8 euro.
Quadro per linea
Se analizziamo le singole linee abbiamo i seguenti indici da cui emerge immediatamente il dato anomalo della linea Z431a (Melegnano, Cerro al Lambro) che ha una frequenza dimezzata e costi raddoppiati rispetto alle altre linee.
Quadri comunali
La tabella seguente riporta i contributi dei Comuni secondo gli accordi sottoscritti nel protocollo di intesa.
Ho preparato una tabella che mette a confronto il contributo effettivo con il contributo teorico definito sulla base delle utenze; per Melegnano la situazione può cambiare a seconda che il traffico della stazione Fs venga considerato generato dalla città o indotto dall’esterno.
In questo caso emerge abbastanza chiaramente la situazione del comune di Carpiano che contribuisce per soli 2/3 del suo peso teorico, seguito dai comuni di Vizzolo e Dresano che danno contributi rispettivi di 3/4 e 4/5 del loro peso; spicca al contrario il caso di Cerro al Lambro, la cui linea costa il doppio ma vede un contributo doppio da parte del Comune.
Utilizzo del servizio
Saturazione delle corse – Ho analizzato le corse effettive rispetto a quelle potenziali; il riepilogo è nella tabella seguente.
Una nota: ho utilizzato il dato di 19 posti disponibili in quanto riportato su alcuni articoli della stampa locale. Un documento dell’Agenzia di bacino del dicembre 2021 parla di 16 posti; occorre capire se si tratta di un errore o di un’eventuale variazione intervenuta nel servizio. In ogni caso è facile fare le dovute correzioni (per i più pigri: saturazione al 30%).
Saturazione dei percorsi – Ho rieseguito la stessa analisi con riferimento alle lunghezze percorse; il riepilogo nella tabella seguente
evidenzia un dato ancora più scoraggiante: degli 11.000 km/giornalieri percorsi dai mezzi del servizio, meno del 10% è sfruttato, con la linea Melegnano – Cerro al Lambro (Z431a) che è utilizzata al 3% del suo potenziale.
Vale la nota fatta sopra circa il numero di posti disponibili; per i più pigri: la percentuale di saturazione complessiva salirebbe al 9,5%.
Abbiamo a questo punto qualche dato su cui dibattere, ad esesempio formulare, come ho fatto nella relazione illustrativa, ipotesi sulla sostenibilità economica del servizio, ma mi rendo conto che al momento sono solo esercitazioni scolastiche e non è il caso di riprenderle qui.
Come promesso chiudo con un aggiornamento al dicembre 2021.
Aggiornamento dati al dicembre 2021
La relazione fornita parla di modifiche introdotte (anche in conseguenza del recesso del comune di Colturano) nel servizio:
- riduzione del 20% delle corse su due linee (4 Z431 e 3 Z432);
- eliminato il doppio giro in Riozzo;
- modificato il percorso in Vizzolo/Sarmazzano;
- modifica leggermente il percorso in comune di Dresano.
Utenze
Questo era il dato più importante che volevo verificare per cogliere una qualche tendenza al consolidamento del servizio.
Purtroppo i dati sono aggregati, viene dato il solo numero di utenti per corsa; è impedita la possibilità confrontare le salite e le discese per fermata e per linea e tanto meno la saturazione dei percorsi.
I dati del 2021 inoltre sono incompleti; in alcuni giorni il rilievo non è esteso a tutte le corse, ma ad un numero limitato.
Riporto per brevità solo il riepilogo totale.
Adottando, con criterio spartano, le comunicazioni trasmesse, abbiamo il seguente riepilogo:
Gli utenti giornalieri sono in totale 77 sulle tre linee, la metà degli utenti del periodo precedente.
Ho provato a scartare i dati meno attendibili, cioè le rilevazioni estese a poche corse giornaliere. Adottando come soglia la rilevazione di almeno l’80% delle corse giornaliere, abbiamo la seguente situazione:
Questi rilievi sono limitati a 11 giorni (su 30) per la linea Z431 e 15 per la linea Z432.
Con questa correzione il numero totale di utenti giornalieri ammonta a 112 con una diminuzione del 23% rispetto all’anno prima.
Volessimo adottare solo i dati sicuri e completi, prendiamo solo le rilevazioni di tutte le corse giornaliere che si restringono a soli 5 giorni per la linea Z431 e 4 per la linea Z432.
In tale ipotesi il totale di utenti giornalieri ammonta a 121 unità con una diminuzione di quasi il 20% rispetto al periodo precedente.
Considerazioni finali
La ricognizione dei dati aggiornati al dicembre 2021 conferma sostanzialmente le anticipazioni date in precedenza.
La sensibile diminuzione dell’utenza rende evidente che i già poco lusinghieri risultati illustrati nella prima parte di questa indagine risultano ulteriormente compromessi.
Mi auguro che questo sforzo serva ad abbandonare ideologismi e pregiudizi per affrontare seriamente la gestione di un servizio ai cittadini avendo la mente tesa a:
- le esigenze dell’utenza in primo luogo;
- la sostenibilità economica del servizio;
- monitorando con tempestività il suo funzionamento per adottare le migliori misure per adattarlo alle necessità del contesto.
