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Via Salvador Allende, un’occasione sprecata

di Roberto Silvestri

Via Salvador Allende. Una diritta striscia di asfalto lunga 650 metri in una zona industriale. Poco attraente come tutte, o quasi, le zone produttive in cui poco si destina all’estetica, privilegiando la funzionalità rispetto alla bellezza.  Ai lati, le chiome di una decina di piante spuntano dai muri che circondano i capannoni. Crescono in una sottile fettuccia di prato, un recinto chiuso tra la parete della costruzione e la palizzata. Per il resto asfalto e cemento.

Melegnano. Poco meno di cinque chilometri quadrati, cementificati al 59%. Con le nuove edificazioni, approvate dalla precedente amministrazione comunale e confermate da quella attuale, si arriverebbe al 70%, percentuale che ci farebbe registrare tra i dieci comuni meno virtuosi, un posto di disonore tra tutti i 7903 comuni italiani,

Queste sono, in parte, eredità del passato; oggi la sensibilità ambientalista si è fatta strada anche per la consapevolezza ormai diffusa che il riscaldamento climatico stia ormai raggiungendo un punto di non ritorno.

I giovani scendono in piazza per difendere il pianeta al grido di Now! Hanno ragione, per salvare il loro futuro non resta più molto tempo. Dobbiamo farlo Ora!

Frenare la catastrofe annunciata comporta scelte difficili, dobbiamo cambiare le nostre priorità, i nostri metodi di produzione, i nostri stili di vita, ma sappiamo che anche i nostri comportamenti possono influire.

Papa Francesco ci parla della cittadinanza ecologica, dell’importanza, cioè, che le nostre piccole azioni quotidiane si prendano cura del creato.

“L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come […] piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via. Tutto ciò fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell’essere umano.”

Questo vento ambientalista è arrivato anche nella nostra città dove è cresciuto il numero di persone attente al futuro del nostro pianeta. A Melegnano si è costituito il Laboratorio Un albero in più, che ha raccolto la proposta di Stefano Mancuso, scienziato, Carlo Petrini, presidente di Slow Food e Domenico Pompili, vescovo di Rieti: 60 milioni di nuove piante in Italia, una per ogni italiano. L’obiettivo per noi è dunque la piantumazione di 18 mila nuovi alberi. Ve ne ha parlato in un precedente articolo Serena De Matteis (link).

Gli alberi. Assorbono anidride carbonica dandoci in cambio ossigeno, incamerano gli inquinanti dell’aria e della pioggia contribuendo a rendere più respirabile l’aria e pulita l’acqua, migliorano la termoregolazione dell’ambiente mitigando dunque le isole di calore nelle nostre città, proteggono quella risorsa unica e irriproducibile che è il suolo e la vita che esso contiene. E ci donano bellezza.

Ci ammonisce e ci ricorda Papa Francesco: “Non va trascurata […] la relazione che c’è tra un’adeguata educazione estetica e il mantenimento di un ambiente sano. Prestare attenzione alla bellezza e amarla ci aiuta ad uscire dal pragmatismo utilitaristico.”

Tutti i benefici che derivano dagli alberi si possono ottenere con poco sforzo e, soprattutto, si possono ottenere Ora!

La nostra amministrazione comunale ne è consapevole:

“Verranno create o recuperate Aree verdi diffuse per ridurre le isole di calore e ridotte, dove possibile, le superfici asfaltate.” è l’impegno, scritto nel programma di governo della nostra città, che si è assunta nei nostri confronti.

Ora, in via Salvador Allende a Melegnano sono state costruite alcune aiuole tra i posteggi per le auto, verosimilmente per impedire che gli stalli fossero occupati da camion.

Se mettiamo insieme tutte le cose dette prima, appare evidente che su queste aiuole oggi ci siano alberi, fossero anche solo pianticelle pronte a crescere e a fare il loro lavoro. Invece no, le aiuole sono state abbellite con un selciato. Sembra che la motivazione sia stata che le piante d’autunno perdono le foglie.

Non basta scrivere e prendere impegni in difesa dell’ambiente. Non basta darsi una pennellata di verde ogni tanto, partecipando a qualche iniziativa ambientalista. Non ci serve un ecologismo di facciata. Serve anche, e soprattutto, coerenza.

Via Salvador Allende, un’occasione sprecata.

 

Disegno e foto di Massimo Postini

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