di Pippo Ricotti e Sara Marsico
La regina Marilù era asserragliata con il suo stato maggiore per studiare una strategia a questo punto tutte le forze in campo erano schierate a difesa del Bosco San Carlo e dell’area circostante.
Ai miliardi di formiche Lesiue Niger si erano unite miliardi Formiche Rufa, anche tutti gli animali del bosco San Carlo, i topi, gli uccelli notturni, allocchi, barbagianni, civette, e poi vespe, tafani e zanzare coreane e cimici, insomma tutti gli animali erano pronti alla guerra.
A questo punto alcuni sapiens melegnanesi erano pronti a sferrare la loro offensiva, ruspe ed escavatori stavano scaldando i motori, noncuranti di tutte le obiezioni sollevate dai sapiens ambientalisti melegnanesi.
La migliore difesa è l’attacco? Era la domanda che tutti gli animali riuniti si erano posti. Invadere tutte le case dei sapiens melegnanesi con migliaia di formiche, topi, zanzare, cimici, larve li avrebbe fermati? Sconvolgere il loro ecosistema di vita per non fare distruggere il proprio sarebbe stata la decisione giusta?
Si fece avanti la civetta, la più sapiente tra gli animali, e chiese un’ultima assemblea degli abitanti del Bosco San Carlo.
Ricordò ai suoi fratelli che i sapiens avevano creato il diritto con cui nel corso dei secoli avevano cercato di migliorare le loro vite. La civetta riferì di uno strumento, che nei momenti di lucidità i sapiens avevano creato, la VAS, Valutazione Ambientale Strategica, che alcuni sapiens mostravano di confondere con la VIA, ma che poteva rivelarsi uno strumento utile per proteggere il territorio.
La sapiente civetta informò l’assemblea di una grande conquista: il loro Bosco San Carlo era stato definito dagli umani area boschiva a tutti gli effetti.
Chissà se una volta tanto il diritto avrebbe evitato lo scontro frontale con i sapiens più agguerriti…
Per il momento quindi la regina Marilù decise di rinviare ogni attacco lasciando parlare il diritto degli umani (fine).
In apertura, disegno tratto da sterpaglie.wordpress.com
